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PASSAPORTI MTS: VIRGINIA VERONESI

 

Virginia Veronesi

NOME: Virginia

COGNOME: Veronesi

ANNO DI DIPLOMA: giugno 2012

 L’ESPERIENZA X-FACTOR:

Ho avuto la possibilità di partecipare al casting per la ricerca della nuova Testimonial del promo X Factor 2014 ed è stata una sorpresa e un’emozione aver superato e essere stata individuata dallo staff di Sky. Mi ha permesso di mostrare ad un pubblico più vasto tutta la mia passione, il mio entusiasmo che fin da piccola mi ha aiutata (oltre a i miei genitori!) a superare tutte le cadute che ci sono state e ci saranno, a maggior ragione nella strada che io e tanti miei colleghi/amici abbiamo intrapreso. Ho imparato molto e fatto tesoro del suggerimento di ogni persona con cui ho lavorato (sia per la registrazione del video, che per la parte vocale).

 IL TUO SPETTACOLO PREFERITO:

Troppo riduttivo definirne uno, ci sono tanti spettacoli di alto livello, sia nel panorama teatrale che in quello del musical.

SOGNO NEL CASSETTO:

riuscire a crescere, imparare, creare e vivere di musica, della magia che a me un palco o un luogo più ristretto ma di creazione, mi dà.

IL MOMENTO PIU’ BELLO IN ACCADEMIA “MTS”:

durante la preparazione e l’allestimento dello spettacolo conclusivo del nostro percorso del musical “ Crazy for you”.

 IL MOMENTO PIU’ DIFFICILE IN ACCADEMIA “MTS”:

ACROBATICAAA! Il primo anno, poi sono riuscita ad entrare nell’ottica della disciplina e del rigore che quest’arte ti dà e ho persino pensato che, se l’avessi scoperta prima, sarebbe potuto essere il mio sport preferito da bambina!

IL BELLO DI LAVORARE IN ITALIA:

Essere supportata, non solo a parole, dalle persone con cui hai legato, e che ti hanno sempre appoggiato in questo percorso. Sentirle vicine.

IL BRUTTO DI LAVORARE IN ITALIA:

tante cose purtroppo, anche se non sono una disillusa. Ma penso ci sia troppo “marcio” in giro, in tutto. In primis nell’atteggiamento, nel non sapere stabilire un limite tra le persone, nel non saper ascoltare veramente, nel non avere stima delle persone con cui si lavora, della disinformazione, della poca cultura.. Ovviamente è troppo generico questo discorso, ma ci sono molti problemi, che penso siano una delle cause per cui in Italia, il lavoratore-artista non viene riconosciuto come un lavoratore a tutti gli effetti.

UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A:

i miei genitori che hanno saputo capire la mia vena un po’ strampalata e mi hanno permesso di conoscermi meglio e sempre di più.

 UN ANEDDOTO:

Dopo essermi diplomata all’Accademia e grazie alla stessa, avevo deciso di approfondire maggiormente la recitazione, così mi sono iscritta al provino per entrare all’Accademia dei Filodrammatici. Ci credevo, avevo studiato tanto e sono arrivata quasi fino alla fine. Poi non mi hanno scelta. E’ stato uno dei no più pesanti, ma in fondo, dopo un bel po’ di mesi, ho capito che non avevo dato il massimo, forse perché anche io avevo paura che non fosse la scelta più giusta per me in quel momento, forse perché l’avevo presa sotto gamba. Fatto sta che mi sono rimboccata le maniche e ho ricominciato a camminare.

COSA CONSIGLIERESTI AI GIOVANI CHE VOGLIONO INTRAPRENDERE QUESTO MESTIERE:

Consiglierei di farlo con tutto il cuore e l’entusiasmo che hanno per la o le discipline che vogliono approfondire. Consiglierei di farlo per crescere come persone oltre che come artisti. La strada è lunga per tutti e così piena di bivi e ostacoli, che non puoi mai sapere dove ti potrà portare. Bisogna crederci, crederci il giusto e saper dare anche il tempo al tempo, non mollare, ma aprire gli occhi se si sente che durante il percorso qualcosa è cambiato. Se quella passione che nutrivi prima è diversa, allora seguila e trova la tua strada. Non per forza deve essere come l’avevi immaginata all’inizio. Cadi e rialzati, ma impara a capire perché sei caduto. L’importante, per me, è andare dove ti senti di stare bene. E tutto capiterà con naturalezza.

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